domenica 11 settembre 2011

Inverno

Andremo a raccogliere fiori di pesco nella primavera dei nostri giorni migliori.
Alle porte un vento gelido. Ci accompagnerà per tutto l'anno.
Ti ho comprato un maglione. Ti riparerai dal freddo e dall'indiscrezione altrui che a petto nudo non sei mai riuscita ad affrontare.
Vestirai in maniera appariscente, quando ti sentirai sicura di te stessa; colorerai le tue labbra di rosso fuoco, impavida. Toglierai il mio maglione, preferendo una gonna corta e calze sottili. Camminerai per strada guardando dritto, mentre gli altri guarderanno te.
Invidierò chi ti sarà accanto, invidierò quegli occhi altrui che ti spoglieranno di ogni veste e ogni parola.
Invidierò chi ti scoprirà, senza trucco, intenta a leggere autori francesi e sottolineare frasi.
Appoggerò la mia guancia al cuscino, credendo sia la tua, di guancia e cercando i tuoi occhi nel lampadario appeso sulla mia testa.
Ho già nostalgia di quello che mi dirai. Dei racconti e degli sfoghi. Delle lamentale e delle crisi di panico che coinvolgeranno il mio animo già turbato.
Grideremo insieme sedute sul terrazzo, reggendo vino rosso in pet trasparenti. Le parole si degraderanno in cenere che la gente scambierà per fumo, ignare che quelle siano le nostre confessioni.
Aspetterò il nostro futuro prossimo, desiderando che diventi imminente.

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